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Sabato 18 Marzo 2023 11:47

La scuola e il Pajiaro (Falò) di San Giuseppe Glistudentidell’I.C. di Santa Maria del Cedroincontrano il folklore, e riscoprono le radici dei piccoli borghi

Folklore, ritorno alle radici, sinergia tra la tradizione e l’innovazione al centro della iniziativa che ha visto protagonisti gli alunni dell’Istituto comprensivo “Paolo Borsellino” di Santa Maria del Cedro, diretto da Patrizia Granato. I piccoli studenti sono stati coinvolti dal comitato “Comitato Pajiaro di San Giuseppe” nell’allestimento del Pajiaro. Si potrebbe dire, parafrasando Cesare Pavese, la scuola e il falò. La manifestazione si è svolta a Orsomarso, in località Capo Mulino, all’ingresso della Valle del Fiume Argentino ed ha visto protagonisti gli alunni di ogni ordine e grado dei plessi di: Santa Maria del Cedro, Marcellina, Grisolia, Orsomarso e Verbicaro. La festa del Pajiaro (Falò) di San Giuseppeaffonda le sue radici nelle epoche antiche, dove la vita quotidiana era basata sull’agricoltura e sulle ricorrenze periodiche che regolavano le stagioni. Oggi che i ritmi sono decisamente scanditi da altri fattori, è rimasto, in primavera, il rito del falò raffigurante la vecchia stagione che simbolicamente vuole propiziare la ripartenza del nuovo anno. L’amata festa popolare è radicata ancora oggi più che mai a Orsomarso, e vede impegnati i giovani e adulti nel raccogliere arbusti e fascine per realizzare questo grande falò che si tiene il 18 Marzo, vigilia appunto della ricorrenza di San Giuseppe.Il fuoco è l’elemento del Sole e dell’immortalità cui sono associate qualità come il coraggio, la forza, la passione e la determinazione. Per tale ragione, tra le tante attività gestite dalle docenti della scuola (l’elaborazione di disegni e testimonianze), sono stati depositati su un lungo ramo,alla cima del falò, dei biglietti scritti dagli alunni, con riflessioni critiche contro la guerra,contro la violenza, contro l’odio e contro il dramma dell’immigrazione che riguarda, in questi giorni, da molto vicino la nostra Calabria. I loro pensieri sono stati bruciati nella pira del Falò di San Giuseppe. A metterli tra la legna da ardere, il Comitato Pajiaro di San Giuseppe, che con l’invito alla scuola, ha voluto dare l’occasione di uno scambio di buone pratiche e tradizioni tra Borghi vicini.Le antiche usanze, legate alla tradizione del Pajiaro, si sono intrecciate così con la didattica,“per infondere e divulgare consapevolezza delle proprie radici e della propria storia ed appartenenza ad una comunità. Solo dal folklore può provenire tutto questo, folklore inteso come manifestazione dell’antico sentire di un popolo. È dai bambini che parte il mondo nuovo che sarà e a loro affidiamo il passato e le radici per creare un presente sempre migliore”. Un’uscita didattica intesa a rafforzare il legame tra la scuola ed il territorio attraverso il recupero delle tradizioni al fine di potenziare il senso di appartenenza degli alunni ad un patrimonio culturale davalorizzare, salvaguardare e tramandare.

            
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