Faceva il bagnino in un lido balneare di Guardia Piemontese, ma una foto postata su un social network che lo ritraeva nella sua attività estiva lo ha tradito. Si tratta di un vigile urbano in servizio a Milano. Il problema è sorto quando un suo collega ha notato le immagini e, dopo un controllo in spiaggia, si è scoperto che l’uomo, dichiaratosi malato, trascorreva le vacanze in Calabria, svolgendo una seconda attività. La bravata è costata all’agente della Polizia municipale meneghina l’accusa di truffa ai danni dello Stato ed un anno e mezzo di reclusione oltre a 800 euro di multa. Insieme a lui, sono stati condannati anche due medici, rispettivamente ad un anno 3 mesi e sette mesi di reclusione, con 600 e 200 euro di multa, ritenuti complici dell'uomo. I sanitari, avrebbero firmato dei certificati medici che avrebbero permesso al vigile di prolungare la presunta malattia per anni. Il giudice monocratico ha, dunque, ritenuto ingiustificati i periodi di riposo prescritti nei certificati.