Una vita spesa sul campi da gioco a dispensare qualità e geometrie. Bravo e bello, Rodolfo Romeo il classico giocatore che faceva presa e al tempo stesso offriva un rendimento alto quando si esibiva sul rettangolo verde. Figlio di Scalea, una terra che da sempre ha sfornato campioni, Rodolfo Romeo vanta una lunga carriera (18 anni) con le casacche, tra le altre, di Ternana, Rieti, Foligno, Vittoria, Isernia Città di Castello, Spoleto e da qualche tempo sta costruendo un nuovo percorso che non lo allontana dalla sua passione, che è quello di allenatore; al suo attivo le parentesi con il settore giovanile del Foligno e dell’Angelana e ora la chiamata tanto attesa direttamente dal mondo del professionismo, dalla sua amata Ternana che gli ha affidato (notizia delle scorse ore) la categoria ‘Pulcini’. “La mia idea – afferma Romeo – è di interpretare il ruolo come figura semplice, comunicativa, al fine di veicolare anche la mia esperienza fatta di contenuti e che questa possa servire anche per non ripetere errori che magari ho commesso e mi hanno un po' frenato in carriera. Ringrazio per la fiducia e l’opportunità la dirigenza della Ternana, mia squadra del cuore con cui ho conosciuto la grande ribalta quando ero poco più che un ragazzo e ora mi gioco questa grande opportunità con la voglia di fare bene. Per me è un punto di partenza e darò tutto me stesso in questa nuova e affascinante avventura con i colori rossoverdi”. Il sogno di allenare nel professionismo si avvera, dopo i quattro anni a Terni dal 1994 al 1998, il rossoverde ritorna ad abbracciare il cuore di chi nella verde Umbria ha deciso di trascorrere la sua vita.

In bocca al lupo Rodolfo!