DIAMANTE. ACCUSATO DI NON AVER COMUNICATO LA MISURA CAUTELARE DEL FAMILIARE ALL’INPS: CITTADINO DI DIAMANTE ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE
D.V., un cittadino di Diamante di 60 anni è stato assolto dal Tribunale di Paola con la formula “perché
il fatto non sussiste”, dopo essere stato accusato di non avere comunicato all’INPS che un familiare
convivente, incluso nel nucleo ai fini del Reddito di cittadinanza, era stato sottoposto agli arresti
domiciliari. Secondo l’accusa, questa omissione avrebbe dovuto integrare il reato di cui all’art. 7, comma 2, del
d.l. 4/2019, che punisce chi non comunica informazioni rilevanti per la revoca o la riduzione del
beneficio. La difesa, sostenuta dall’Avv. Italo Guagliano, ha dimostrato invece che l’episodio contestato non
aveva prodotto né avrebbe potuto produrre alcuna riduzione del sussidio. Il nucleo familiare,
inizialmente composto da sei adulti, godeva già del massimo coefficiente di scala di equivalenza
fissato dalla legge; anche dopo l’esclusione del familiare sottoposto a misura cautelare, il parametro
sarebbe rimasto invariato al limite massimo di 2,1, senza alcuna incidenza sull’importo del beneficio,
che sarebbe rimasto invariato. Il Tribunale ha accolto la tesi difensiva, rilevando che l’omissione non era “rilevante” ai fini della
norma penale e dunque non integrava alcun reato. Si tratta di una decisione significativa, perché
conferma quanto già stabilito dalle Sezioni Unite della Cassazione (sent. n. 49686/2023) e dalla
Corte costituzionale (sent. n. 54/2024): in materia di Reddito di cittadinanza non costituiscono reato
le omissioni meramente formali, ma solo quelle che incidono concretamente sull’importo o sulla
spettanza del beneficio. La difesa ha dichiarato che si tratta di una decisione significativa, perché
rappresenta una delle prime pronunce che applica questo principio anche in materia di misure
cautelari. L’Avv. Guagliano ha inoltre preannunciato che, a seguito dell’assoluzione, agirà nelle sedi opportune
per ottenere il recupero delle somme che l’INPS aveva sospeso o non erogato all’assistito durante
il procedimento penale
