Aikido, armonia e disciplina: il Dojo di Scalea chiude l’anno con una dimostrazione che unisce generazioni
Di Nicoletta Toselli
Scalea – 14 giugno 2025.
Una dimostrazione che ha il sapore della dedizione, dell’impegno costante e del rispetto. Il Dojo di Scalea ha celebrato la fine del corso annuale con un evento che ha visto protagonisti bambini, ragazzi e adulti, riuniti sul tatami per mostrare quanto appreso durante l’anno. A guidarli, con la sua consueta eleganza e autorevolezza, il maestro Fiordineve Cozzi, 7° dan Shihan, figura di rilievo internazionale nel panorama dell’Aikido.
Una giornata speciale, resa possibile anche grazie al sostegno delle autorità comunali e alla sinergia tra il gruppo aikido di Scalea e quello di Lauria, presente con una delegazione che ha condiviso il momento con spirito di amicizia e collaborazione.
Ma l’evento è stato molto più di una semplice dimostrazione: è stato un manifesto vivente dei valori dell’Aikido – disciplina marziale giapponese non competitiva che, attraverso movimenti fluidi e tecniche di difesa, educa alla consapevolezza di sé, al rispetto dell’altro e alla gestione armonica del conflitto.
Il maestro Cozzi, con una carriera che lo ha portato a insegnare in Italia e all’estero, riesce da anni a trasmettere questi principi con passione e rigore. I suoi insegnamenti non si limitano alla tecnica, ma abbracciano una visione educativa profonda, capace di incidere positivamente sulla crescita dei più giovani.
“Il lavoro che si svolge in un Dojo – ha spiegato il maestro in chiusura – non è mai solo fisico: è un cammino che allena il corpo, la mente e il cuore. I bambini imparano l’autocontrollo, i ragazzi sviluppano fiducia in sé stessi, gli adulti ritrovano equilibrio.”
L’Aikido, dunque, non come sport ma come arte della relazione, come palestra di vita. E i Dojo di Scalea e Lauria, oggi più che mai, rappresentano un presidio importante per il territorio, dove si coltiva il rispetto, la disciplina e l’armonia in un tempo che troppo spesso dimentica l’importanza dell’ascolto e del silenzio.
Un ringraziamento sentito è stato rivolto alle famiglie che con entusiasmo hanno accompagnato il percorso dei praticanti, dimostrando che la comunità può e deve essere parte attiva nella crescita dei propri giovani.