Assolto con formula piena dal reato di estorsione. Nei giorni scorsi, la corte d’appello di Padova si è pronunciata nel merito del giudizio che vedeva come imputato Luigi Perri di Praia a Mare, difeso dall’avvocato, Giuseppe Fortunato. I fatti, risalgono al 2009. L’uomo, venne attinto da una misura cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Padova, su richiesta della Procura, con l’accusa di estorsione e tentata estorsione nei confronti di alcuni imprenditori veneti. All'esito del giudizio di primo grado, il Tribunale di Padova, avendo assolto lo stesso dall’accusa di associazione a delinquere e singoli episodi di estorsione, lo condannò a due anni e quattro mesi di reclusione per un capo di imputazione, relativo ad ipotesi di estorsione consumata e tentata estorsione. Il 27 maggio scorso, la pronuncia della corte d’appello di Padova. Nonostante il procuratore generale avesse chiesto la conferma della sentenza di primo grado, la Corte, accogliendo, in toto, le argomentazioni dell’avvocato, Giuseppe Fortunato, circa la mancanza di elementi costitutivi il reato di estorsione, ha assolto, con formula piena l’imputato, derubricando in esercizio arbitrario delle proprie ragioni il capo, relativo alla contestazione dell’ipotesi di tentata estorsione. Soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Fortunato per l’esito del giudizio di secondo grado che ha “ridato dignità a Luigi Perri e alla sua famiglia - ha dichiarato il legale - duramente provati da tale vicenda giudiziaria”.